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Caratteristiche fisiche e ambientali

Ultima modifica 5 febbraio 2019

Orograficamente il territorio di Erba si può sinteticamente suddividere in quattro porzioni:

  1. il vasto piano meridionale a cavallo del Lambro - lambrone che comprende, appunto, il Piano d'Erba e che sale poi lentamente verso "lo stretto solco vallivo di Ponte Lambro; in esso sorgono gli abitati di Incino, Vill'Incino, Erba (in basso) ed il nucleo di Cassina Mariaga, nonché i recenti insediamenti industriali di Pradelmatto-Sassonia, California e Molinara;
  2. la fascia che delimita a nord-ovest la zona piana e che, con andamento piuttosto mosso, costituisce quasi un terrazzamento di passaggio tra la 'pianura e la montagna; in questa zona sorgono gli abitati di Parravicino, Campolasso, Pomerio, Buccinigo, Erba in alto, Crevenna e Mornìgo;
  3. la zona collinare ad est del Lambro che delimita a nord-est la zona piana ed ha una configurazione piuttosto movimentata, caratterizzata da una più marcata ondulazione (contrapposta al terrazzo precedente); su di essa sorgono i nuclei abitati di Morchiuso, Bindella, Incasate e -più a nord -Brugora, Torricella, Arcellasco, Carpèsino e S.Bernardino. Questa zona rappresenta l'estremità meridionale dell'area collinare compresa tra la valle di Caslino ed il bacino del lago del Segrino;
  4. infine la zona montana di nord-ovest che, saldandosi al terrazzo pedemontano, occupa le falde sud-orientali del M. Bollettone (1304 m.) e quelle sud-occidentali del M. Croce o di Maiano (1153 m.) e della Bocchetta di lemma (1171 m.).

Sotto il profilo geologico, il territorio "basso" è formato dalle alluvioni fini del Lambrone, prevalentemente marnose ed argillose, le quali - trasportate a valle - hanno lentamente " colmato " l'antico vasto golfo del mare Pliocenico. (Vedi tab.U159-8). Il territorio "alto"' fa già parte, invece, del cosiddetto triangolo lariano, una "regione prealpina" situata tra i due rami meridionali del Lario (comasco e lecchese) e marcatamente incisa dalla Vallassina, cioè, da quel tratto della valle superiore del Lambro (nella quale esso prende il nome di Lambrone) che va dalla sorgente (a NO di Magreglio) fino alla "stretta" da cui esso sbocca nella conca pianeggiante di Erba.

Più a sud, le alluvioni del Lambrone formano un vasto dosso al quale si debbono probabilmente il colmamento dell'antica unica e grandiosa conca lacustre che si estendeva per tutto l'attuale Piano d'Erba e la separazione dei due laghi pedemontani di Pusiano e di Alserio.

Il vincolo idrogeologico copre la quasi totalità delle pendici montane del settore-ovest. Tale vincolo - stabilito in base alla legge 30 dicembre 1923, n.3267 -interessa infatti -a partire dalla quota 350 circa- le pendici del Monte Bollettone, le quali si presentano orograficamente accidentate e che, ove non fossero adeguatamente protette, sarebbero suscettibili di erosione del versante, con conseguente pericolo di degrado.
Tale vincolo, ripreso dalla recente legislazione urbanistica regionale lombarda (LUR-n.51/1975), impone sostanzialmente il mantenimento della situazione arborea e colturale in atto, al fine di non compromettere la stabilità dei suoli, consentendosi peraltro il .normale governo forestale e rurale.
Il torrente Bova, altro corso d'acqua che interessa il territorio erbese, scende con forti pendenze solcando le pendici di questo versante prima di immettersi nel Lambrone, al confine di Erba con Ponte Lambro.
Il clima del territorio è piuttosto vario ma nelle località meglio esposte esso risulta assai mite, in quanto la presenza del lago mitiga in inverno i venti freddi che scendono dai monti circostanti, mentre le brezze attenuano la calura estiva. La temperatura media annua si aggira intorno ai 13° C, tanto che nelle zone meglio esposte alcuni parchi possiedono una vegetazione quasi mediterranea.
Quanto alle precipitazioni, si registrano medie annue comprese tra i 1350 e i 1600 mm; le piogge primaverili sono le più copiose e si riducono progressivamente in estate ed in autunno, per raggiungere il minimo nei mesi invernali.