IL ROSARIO DI FIBONACCI
Ultima modifica 26 marzo 2022
Il Rosario di Fibonacci e la Pietra Cubica di Giorgio Piccaia
Negli ultimi due anni, dove tutto è cambiato, l’artista Giorgio Piccaia, ha continuato a lavorare sul progetto della Natura che tutto può e dispone.
"Deus sive Natura” e ancora “Tutto ciò che è, è in Dio e niente può essere né essere concepito senza Dio” scriveva il filosofo olandese del XVII secolo Baruch Spinoza. Il percorso concettuale dell’artista è su due grandi personaggi dell’alto medioevo: Leonardo Pisano detto Fibonacci e San Francesco d’Assisi. Entrambi hanno inciso nel pensiero dell’uomo e del suo rapporto con la Natura che è creazione di Dio.
L’opera “Rosario di Fibonacci” di Piccaia, esposta prima al Battistero di Velate a Varese (Piccaia, omaggio a Fibonacci, novembre 2021) e poi al Battistero di Agrate Conturbia (Piccaia, omaggio alla Natura, dicembre 2021/febbraio 2022), è stata portata ad Erba dove alloggia nel cortile interno del Municipio.
Il Rosario di Erba è un gomitolo di 55 centimetri, inizia con una corda di cotone e termina con una di nylon arancione, per l’installazione di Erba è stato inserito all’interno di un cubo con spigolo di 89 centimetri. e con quattro facciate dipinte in acrilico con i numeri del pisano e due con il numero zero.
La sacralità del Rosario si fonde con la corda annodata seguendo la famosa sequenza, sequenza che rispetta in sé la proporzione divina. La spiritualità e la scienza unite per il progresso e il bene dell’umanità.
La recita del rosario è meditazione per una crescita spirituale, la corona di rose della Vergine che è una usanza proveniente dal medioevo, è simbolo di preghiere belle e profumate rivolte a Maria, e in questi anni di grande incertezza può aiutare a vivere e a capire.
L’opera è posizionata nel cortile interno del Comune di Erba.