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Chiesetta - Oratorio dei SS. Re Magi o di S. Rocco

Ultima modifica 5 aprile 2019

Via IV Novembre - Carpesino

L'oratorio dei Re Magi (XVI sec.) è situato nella frazione di Carpesino.
Carpesino, borgo medioevale della piana d'Erba, apparteneva con altri territori alla Pieve di Incino.
Nel 1512 i parrocchiani della chiesa di Santa Maria e dei Magi avviarono la procedura per ottenere la separazione da San Pietro di Brugora, alla quale si trovavano sottoposti.
Il culto dei Magi, tanto sentito dagli abitanti di Carpesino, come del resto in tutta la diocesi di Milano, rimase nel tempo così vivo che quando, nel 1860 l'oratorio venne consacrato solo esclusivamente a Santa Maria delle Rose, la popolazione continuò a chiamarlo oratorio dei Magi.

Esso servì per tre secoli anche da cappella privata all'adiacente Villa Nava; in esso è stato peraltro celebrato, nell'anno 1806, il matrimonio del poeta milanese Carlo Porta con Vincenza Prevosti.
Nel 1888 i Padri Barnabiti costruirono nelle vicinanze la loro nuova chiesa.
Questo significò per l'oratorio un lento e inarrestabile declino fino ad arrivare ad uno stato di completo degrado e di totale abbandono.
L'oratorio dei Re Magi è rinato, nell'anno 2000, grazie ad un intervento di restauro conservativo finanziato dal Comune di Erba, dalla Regione Lombardia e da alcuni privati.
La facciata, a capanna, presenta un bellissimo portale in granito sormontato da una finestra circolare.
L'interno è costituito da una sola navata con tetto a due falde e struttura a vista sostenuta da un arco ogivale, un altro arco di minore dimensioni delimita la zona del presbiterio.
Sul lato destro dell'arco ogivale minore l'affresco settecentesco raffigurante San Rocco protettore degli appestati e dei viandanti.
Purtroppo, alcuni anni or sono, il notevole affresco settecentesco raffigurante "L'adorazione dei Magi" che costituiva la pala dell'altare è stato asportato da ignoti e ne è rimasta a mala pena visibile la sinopia.

Sulla parete di fondo dell'altare quello che rimane delle pitture murali risalenti al XVI secolo:
- una scena raffigurante la Crocifissione
- nella fascia sottostante due riquadri raffiguranti uno l'Adorazione dei Magi e l'altro San Rocco.
La mensa dell'altare, decorata con motivi a quadrettatura fiorata e ai lati i risvolti di una tovaglia in lino bianco ricamato, risale anch'essa al XVI secolo.
Il pavimento originale in cotto variegato.
L'oratorio dei Re Magi è stato posto sotto vincolo dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici della Lombardia nel 1974 ed è tuttora consacrato.


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